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Comunicato del 24 gennaio 2024

Carcere di Oristano: terza aggressione in 3 giorni, detenuto dell’alta sicurezza aggredisce un medico, provvidenziale l’intervento degli agenti. La UIL: Abbiamo inviato una missiva al Prefetto affinchè si occupi della situazione all’interno dell’istituto perche’ si tratta di un emergenza vera! Il muro di cinta non isoli il carcere dal territorio!

Ancora episodi di violenza nell’Istituto di Oristano , questa volta l’aggredito è un medico che fortunatamente non ha avuto danni fisici gravi solo grazie all’intervento provvidenziale degli Agenti che hanno bloccato l’aggressore.

Si tratta del terzo episodio in 3 giorni, un dato estremamente preoccupante.

A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu che aggiunge: “ A seguito dell’ennesima aggressione a danno degli operatori dell’Istituto di Oristano, abbiamo inviato una nota al Prefetto Salvatore Angieri perche’ riteniamo debba intervenire immediatamente per fermare questo scempio! La cinta muraria non deve rappresentare per il sistema carcere l’ isolamento dal territorio di sua competenza, l’attuale situazione in cui versa l’istituto determina un grave rischio per la sicurezza del personale, dell’istituto e pubblica!

Siamo perfettamente in linea con il pensiero del segretario nazionale della UIL Defazio, il sistema penitenziario attuale è da rifondare ed è necessario reingegnerizzare i processi lavorativi, non è piu’ possibile continuare in questo modo.

Le aggressioni sono diventate un fenomeno allarmante ed estremamente preoccupante perlomeno per i rappresentanti dei lavoratori, abbiamo chiesto al Prefetto, quale massima autorità del governo in provincia di intervenire prima che si verifichino delle tragedie gravi!”