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COMUNICATO DEL 28 ottobre 2022

 

Carcere di Cagliari UTA: Ancora scene di ordinaria follia, un detenuto aggredisce due Agenti, un altro incendia la propria cella ed un altro tenta il suicidio e viene salvato miracolosamente dagli Agenti. La UIL: Durante un incontro sindacale abbiamo chiesto alla Direzione di riorganizzare l’Istituto per fronteggiare questi eventi che statisticamente si verificano negli orari serali, servono interventi urgentissimi!

 

Ancora eventi critici nell’Istituto di UTA dove quasi in contemporanea si e’ verificata un aggressione a danno di due Agenti da parte di un detenuto psichiatrico, mentre in un altra sezione un altro detenuto ha appiccato un incendio nella propria cella costringendo gli Agenti ad evacuare l’intera sezione ed a domare le fiamme, mentre un altro detenuto in una diversa sezione ha tentato il suicidio ed e’ stato miracolosamente salvato dagli Agenti. E’ stato quindi ricoverato d’urgenza presso un ospedale esterno ma non versa in pericolo di vita proprio grazie alla tempestività dell’intervento.

 

A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia penitenziaria della Sardegna Michele CIREDDU che aggiunge: “ Proprio in occasione dell’incontro sindacale con la Direzione dell’Istituto, avuto poche ore prima dei fatti, avevamo denunciato le difficoltà che devono affrontare i Poliziotti proprio negli orari pomeridiani e serali, ed avevamo chiesto di potenziare la presenza di operatori in quella fascia oraria perche’ attualmente una sola unità, spesso un Assistente, deve sobbarcarsi la responsabilità di un intero Istituto negli orari in cui non sono piu’ presenti le figure apicali e diversi Uffici che potrebbero dare man forte, soprattutto quando si verificano gli eventi critici.

L’Istituto di UTA registra il triplo degli eventi critici rispetto al totale del resto degli Istituti della regione, questo dato deve determinare interventi massicci-. E’ inconfutabile la mancanza di personale soprattutto nei ruoli intermedi dei Sovrintendenti ed Ispettori con la scopertura di organico che raggiunge l’80% rispetto a quella prevista ma e’ altrettanto vero che la Direzione non puo’ piu nascondersi dietro un dito e deve dare riscontro immediato all’ impegno di convocare un tavolo tecnico per riorganizzare l’assetto attuale ed evitare che negli orari pomeridiani e serali il personale debba vivere situazioni infernali senza avere il supporto garantito negli orari mattutini.

Il Ministro della Giustizia NORDIO insediato di recente ha proclamato che la sua priorità e’ risollevare il sistema penitenziario, noi auspichiamo che dalle parole passi ai fatti e si ricordi che la Sardegna penitenziaria ha raggiunto il livello piu’ basso e catastrofico degli ultimi decenni. Crediamo sia vergognoso che un Istituto di 1 livello come quello di Sassari sia privo di un Comandante e di un Direttore, cosi’ come Tempio ed Oristano, cosi’ come crediamo sia vergognoso il fatto che non sia ancora stato inviato un Provveditore che possa adottare tutti gli interventi possibili per risollevare una situazione catastrofica.

Le aggressioni a danno dei Poliziotti devono essere immediatamente fermate, deve essere restituita la dignità alla Polizia Penitenziaria e devono essere colmate le carenze organiche in tutti i ruoli che possono permettere anche l’allontanamento di quei Direttori e Comandanti che non si dimostrano capaci di gestire Istituti problematici. Nel frattempo a pagare le conseguenze dell’attuale sistema penitenziario che non possiamo non definire VERGOGNOSO, sono gli Agenti che continuano a salvare vite umane, domare incendi, trarre in salvo centinaia di detenuti e continuano a subire le aggressioni fisiche nell’indifferenza dei vertici dell’Amministrazione e dei Ministri che si sono susseguiti.

Auspichiamo che il neo Ministro sappia trasformare i suoi proclami in fatti concreti, e’ vero che eredita una situazione drammatica ma non puo’ fallire, perche’ dal fondo del barile non e’ rimasto piu’ nulla da raschiare.

Al personale aggredito va la solidarietà e la nostra vicinanza, auspicando un cambio radicale che riconsegni quella dignità che un Corpo di Polizia dello Stato merita!