Oggetto: Casa reclusione di Is arenas – Interruzione lavori Protocollo di Intesa Locale e comunicazione assenza alla riunione sindacale del 28 luglio 2025
Egregio Direttore,
Con la presente, intendiamo esprimere il nostro profondo disappunto in merito alla gestione delle relazioni sindacali e, in particolare, alle risposte fornite dalla Direzione alle nostre reiterate richieste di chiarimenti.
Per citare qualche esempio sono significativi i vostri riscontri, alla nostra nota prot. n. 30 dell'8 febbraio 2025, dove gli argomenti contenuti sembra non siano stati recepiti anche se le questioni erano state poste in maniera chiara.
In particolare, abbiamo chiesto di sapere se tra le assegnazioni nei posti fissi vi fossero unità utilmente in graduatoria nell'interpello relativo all'anno 2023, che ci risulta essere l'ultimo bandito dalla Direzione. Inoltre, abbiamo sollecitato l'emanazione di un regolare interpello per consentire a tutto il personale interessato di presentare richiesta per un posto "fisso" e di essere valutato secondo i criteri oggettivi previsti. Nonostante le nostre chiare e semplici formulazioni, i riscontri della Direzione sono stati evasivi e non hanno mai affrontato direttamente le questioni poste dalla UIL. A tutt'oggi, a distanza di mesi, ci risulta che gli ultimi interpelli siano stati quelli relativi all'anno 2023. Questi sono i dati in nostro possesso, sebbene non certi, in quanto non abbiamo mai ricevuto una risposta definitiva.
Un esempio lampante di questa evasività è il riscontro n° 600 del 21 febbraio 2025, nel quale la Direzione ha comunicato che: "codesta O.S. è già in possesso dei dati richiesti poiché con nota prot. n. 4573 del 17.12.2024 è stato trasmesso alle OO.SS. il verbale della riunione della commissione ex art. 7 P.I.R. che ha valutato titoli e attribuito punteggi ai partecipanti all'interpello. Non essendo pervenuto alcun reclamo, i punteggi si intendono cristallizzati. A breve si predisporrà avviso per nuovo interpello...". Questa risposta ci è sembrata completamente scollegata rispetto alla nostra nota, nella quale chiedevamo specificamente da quale graduatoria la Direzione stava inserendo il personale nei posti fissi.
A nulla è servita la richiesta di intervento del Provveditore per dirimere la questione al fine di ottenere una risposta ai quesiti posti. Nonostante due note che a nostro avviso erano estremamente chiare, i riscontri hanno toccato argomenti per i quali non avevamo minimamente chiesto spiegazioni. Permanendo la quasi impossibilità ad avere riscontri sugli argomenti contenuti nelle note della UIL, un altro esempio concreto è la richiesta di chiarimenti sulle mancate compilazioni dei “modelli E”, anche per quel riscontro abbiamo dovuto chiedere l'intervento del Provveditore.
Riteniamo che questa condotta non favorisca l'instaurazione di proficue relazioni sindacali. Comprendiamo che possano esserci divergenze di opinioni e anche accese discussioni dialettiche, sempre nel rispetto della persona e del ruolo, ma non possiamo accettare di essere offesi nella nostra intelligenza. Richieste formulate in italiano semplice non possono ricevere riscontri che a nostro avviso sono completamente fuori contesto. Sembra una strategia, purtroppo già vista anni fa in alcune direzioni, di rispondere in maniera evasiva e fuorviante nella speranza che l'interlocutore non comprendesse la risposta e mollasse la presa. Riteniamo che questo modus operandi sia improponibile nel 2025.
Inoltre, in riferimento all'ultima riunione relativa al protocollo d'intesa locale, lo scrivente non ha potuto partecipare per un motivo di salute imprevedibile e improvviso, e tale imprevisto è stato comunicato al tavolo per le vie brevi. Tuttavia, anche in quel caso, non vi è stato il minimo coinvolgimento della UIL sul prosieguo dei lavori. Abbiamo appreso che è stata inspiegabilmente ridotta la previsione di unità nei "conti correnti" che svolgono anche il servizio del sopravvitto e delle mercedi detenuti a causa della carenza di ruoli delle funzioni centrali. Queste unità lamentano un aumento del carico di lavoro che, considerate le necessità di fruire dei vari diritti, due sole unità non possono sopportare.
Allo stesso modo, riteniamo fuori luogo l'introduzione dei colloqui attitudinali proprio per quei posti di servizio. La UIL è assolutamente contraria ai colloqui attitudinali per gli interpelli; estenderli ad altri posti di servizio che nemmeno nel protocollo d'intesa regionale sono previsti, ci sembra un netto peggioramento. Una soluzione intelligente, a nostro avviso, è stata invece adottata a Cagliari, dove si è concordato che i colloqui debbano essere svolti dopo il periodo dei tre mesi di prova. Ma per accogliere le proposte bisognerebbe avere l’intenzione di ascoltarle senza pregiudizi.
Alla luce di quanto esposto, riteniamo sia praticamente inutile e controproducente continuare a farsi offendere nell'intelligenza. Di conseguenza, la UILPA Polizia Penitenziaria della Sardegna comunica l'interruzione del prosieguo dei lavori del Protocollo d'Intesa Locale, in quanto come detto, riteniamo che la Direzione non voglia instaurare proficue relazioni sindacali con la scrivente O.S.
Per quanto sopra, la UILPA comunica che non firmerà il protocollo d'intesa locale, nonostante la Direzione non abbia nemmeno chiesto se volessimo farlo, e non parteciperà alla riunione sindacale del 28 luglio 2025.
Al Provveditore che legge per conoscenza si chiede di adottare ogni misura necessaria per superare le problematiche insorte e garantire il pieno rispetto degli accordi e delle prerogative sindacali.
Si chiede di allegare la presente al verbale della riunione sindacale del 28 luglio 2025.
Cordiali saluti.