Comunicato del 25 agosto 2024
Cagliari: detenuto si divincola e cerca di evadere dall’ospedale, bloccato dalla scorta dopo un inseguimento !
Un detenuto inviato in ospedale su proposta del medico per una sospetta frattura alla mano, durante l’attesa del referto nel pronto soccorso, ha improvvisamente cercato di evadere divincolandosi dalla scorta.
E’ nato quindi un disperato inseguimento che ha visto gli Agenti raggiungere dopo alcuni minuti il fuggitivo bloccandolo provvidenzialmente a terra.
E’ stato quindi riaccompagnato nel mezzo blindato ma in prossimità del furgone ha iniziato a sferrare calci e pugni con l’intento di colpire i Poliziotti ed una volta allocato all’interno della cella, ha cercato di sfondare il cancello con violenti calci.
Dopo alcuni minuti, gli agenti sono riu
famiglie.
A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge: …” Richiamiamo da tempo l'attenzione sulla necessità di fornire alla Polizia Penitenziaria le risorse indispensabili per garantire il proprio diritto alla sicurezza e, di conseguenza, tutelare l'incolumità dei cittadini e la sicurezza pubblica.
La tentata evasione messa in atto in un ospedale cittadino mette a nudo ancora una volta la mancanza di un repartino detentivo ospedaliero, previsto da una legge ordinaria dello Stato, ma mai realizzato per ragioni sin’ora sconosciute.
Nonostante le innumerevoli sollecitazioni rivolte negli anni ai vertici dell'Amministrazione, ai vari assessori alla sanità, ai prefetti, ai procuratori generali, ai presidenti della Regione, e all'ultimo appello al sottosegretario alla giustizia, la situazione non è migliorata.
Questo silenzio determina solo una cosa: Negli ospedali cittadini in occasione dei ricoveri dei detenuti, nessuno è al sicuro: ne gli operatori, ne il personale sanitario, tanto meno gli altri pazienti.
Quando un detenuto cerca di evadere, mentalmente è pronto a tutto per riuscirci e potrebbe aggredire chiunque trovi nel suo percorso, ecco perché l’azione dei Poliziotti è ancora piu’ significativa! Sono riusciti a rincorrere immediatamente il fuggitivo bloccandolo a terra con estrema capacità operativa evitando danni fisici anche allo stesso detenuto.
Ma se malauguratamente la scorta non avesse avuto la stessa prestanza fisica e non avesse raggiunto il fuggitivo in cosi poco tempo, si sarebbe consumata una evasione rocambolesca, ed ovviamente a pagarne le conseguenze non sarebbero stati di certo le istituzioni che non hanno mai risposto alle nostre denunce sulla mancata attivazione di un repartino detentivo ospedaliero. La spada di damocle sarebbe caduta come al solito sulla testa dell’anello piu’ debole, ovvero gli Agenti spesso costretti a lavorare sotto scorta, senza postazioni sicure all’esterno degli istituti garantendo spesso l’incolumità anche dei pazienti che si trovano ricoverati nella stessa camera di un detenuto che da in escandescenza e distrugge tutto quello che trova davanti.
Questa è la triste realtà dei fatti! Le passerelle politiche ferragostane ormai sono archiviate ma i problemi che attanagliano la Polizia Penitenziaria rimangono. Rimane la carenza organica, rimane l’inadeguatezza del sistema penitenziario, rimane la tremenda delusione preceduta da una breve illusione che avevamo avuto durante l’incontro con il nuovo ed ormai quasi ex provveditore.
Al personale che ha sventato l’evasione va il nostro riconoscimento, auspicando che anche i vertici dell’amministrazione ne sappiano riconoscere almeno i meriti.
sciti a tranquillizzare l'autore della tentata evasione, non senza ricevere minacce di morte dirette sia ai poliziotti stessi che alle loro