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COMUNICATO STAMPA DEL 7 OTTOBRE 2017

 

 

Visita del Ministro della Giustizia in Sardegna, il duro commento della UIL: la Sardegna penitenziaria è allo sbando, ha perso l'occasione per confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori!

Abbiamo appreso della visita del Ministro Orlando presso la casa di reclusione di Isili, una colonia che insieme a quelle di Mamone ed Is Arenas potrebbero rappresentare il vero fiore all'occhiello per l'Amministrazione, sia in termine di attività risocializzanti che economiche , il condizionale è d'obbligo viste le grandi possibilità che potrebbe concedere il vasto territorio purtroppo ancora poco sfruttate.

E' il commento del segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele CIREDDU che aggiunge..."Ci rammarica il mancato coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori di Polizia Penitenziaria, avremmo certamente fornito delle soluzioni per migliorare le condizioni lavorative del personale. Avrà comunque constatato la precarietà dell'organizzazione penitenziaria sarda, diversi Istituti sono ancora privi di Dirigenti in pianta stabile, privi di Funzionari che potrebbero svolgere l'incarico di Comando, mentre nei luoghi extra penitenziari che noi definiamo "palazzi del potere", i Funzionari abbondano in maniera spudorata. Oltre alla carenza oggettiva di Agenti non possiamo non denunciare una gestione della regione e degli Istituti assolutamente inadeguata, La Polizia Penitenziaria  continua stoicamente ad assicurare l'impossibile per svolgere il proprio mandato e, spesso tali sforzi, non impediscono ripercussioni psicologiche, disciplinari ed a volte giuridiche per colpe che oggettivamente dovrebbero ricadere sui vertici dell'Amministrazione. Pochi giorni prima del suo arrivo sono andati in scena gli ennesimi episodi di violenza nell'Istituto di UTA, che mantiene il triste primato nella penisola per numero di eventi critici, due camere di pernottamento letteralmente distrutte da un detenuto magrebino che ha sradicato un termosifone usandolo come arma. Un altro che ha creato il panico in ospedale esterno cittadino, staccandosi la cannula dal braccio e schizzando volutamente il sangue sul volto degli Agenti  che, eroicamente, sono riusciti ad evitare potesse aggredire gli altri pazienti dell'ospedale.  Ci piacerebbe pensare che per un momento il Ministro provasse ad immedesimarsi in un Agente che rientra dalla propria moglie e dai propri figli dopo essere stato schizzato con del sangue e dopo avere avuto una colluttazione per evitare un evento tragico! Sono momenti in cui la frustrazione e lo sconcerto prendono il sopravvento, si sente solo, abbandonato dalle Istituzioni che dovrebbero invece evitare tali umiliazioni!  Eppure l'Amministrazione da cui dipende potrebbe metterlo in condizioni di  avere strumenti e mezzi per salvaguardare la propria incolumità ma probabilmente per i vertici non è la principale priorità!  Riecheggia ancore nelle nostre menti un commento carico di rammarico da parte di un Agente intervenuto negli episodi recenti: :...." siamo andati in ospedale a dare una mano ai colleghi, erano abbandonati al loro destino, se il detenuto avesse causato danni alle persone sarebbero stati additati da tutti ed avrebbero pagato per questo. Quando le altre forze di polizia intervengono usano tutte le precauzioni, noi siamo andati armati solo di parole per cercare di portare a termine l'opera di convincimento...." LA Polizia  Penitenziaria non deve continuare a subire aggressioni, schizzi di sangue, sputi in faccia, lanci escrementi cosi' come non deve subire inadeguatezze gestionali che violano i diritti del personale, sanciti dalla Costituzione. Sono troppi  gli episodi analoghi, se non peggiori, avvenuti nell'Istituto di Sassari, dove sono stati allocati detenuti ex Capi mafia insieme a  terroristi islamici e detenuti fortemente psichiatrici, creando cosi' un mix esplosivo. Paradossale il fatto che il Dipartimento non abbia ancora inviato un Funzionario Comandante, crediamo questo sia emblematico e rappresenta la scarsa considerazione dell'Amministrazione centrale e del Governo sugli Istituti della Sardegna.

 Riteniamo sia incredibile che Istituti di questa portata siano privi di DIrigenti in pianta stabile e di Funzionari del Corpo. Non possiamo infine non citare le gravi difficoltà che devono affrontare  gli Agenti di Tempio, Oristano e Nuoro dove l'utenza di spiccato livello criminale imporrebbe adeguati livelli di sicurezza che non vengono garantiti determinando un rischio concreto sulla sicurezza dei lavoratori!  

Questo per noi, ci consenta di asserire, rappresenta una mala gestione senza precedenti  e lo diciamo senza mezze misure e senza paura di smentita! Solo grazie al personale di Polizia Penitenziaria la Sardegna Penitenziaria non è sprofondata, ma questo non potrà avvenire ancora a lungo se non arrivano interventi concreti!

L'amministrazione penitenziaria sarda sta mostrando a nostro avviso inadeguatezza, vengono realizzati degli ordini di servizio praticamente irrealizzabili per disciplinare i processi lavorativi del personale e poi vengono elevati procedimenti disciplinari nei confronti del personale che cerca eroicamente di svolgere l'impossibile.

Noi auspichiamo che la visita del Ministro non sia una passerella inconcludente, non sia una passerella inconcludente, vorremmo che determinasse una svolta positiva anche con provvedimenti di avvicendamento se necessario nei confronti di quei dirigenti responsabili della grave situazione in cui versa il sistema penitenziario sardo.

 

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/10/07/il_ministro_orlando_oggi_in_sardegna_la_polizia_penitenziaria_non-68-652818.html

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