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OGGETTO: Casa Circondariale di Sassari e Cagliari, aggressioni e minacce di morte a danno degli Agenti richiesta intervento.

Egregio Provveditore,

Ci e’ stato riferito che nei giorni scorsi presso la Casa Circondariale di Sassari, il padre del detenuto che qualche settimana fa aveva aggredito 2 Agenti, causandogli dei danni fisici importanti, in occasione dei colloqui con lo stesso, ha minacciato di morte esplicitamente gli Agenti che avrebbero ricevuto l’aggressione del proprio figlio.

Avevamo chiesto (unitariamente) l’allontanamento del detenuto autore dell’aggressione, in ottemperanza delle circolari dipartimentali, cosa che purtroppo non e’ ancora avvenuta e addirittura pare che l’unico accorgimento che sia stato assicurato e’ l’allontanamento dei due Agenti dalla sezione detentiva.

Se quanto riferitoci corrispondesse al vero, sembra quasi che l’applicazione della circolare dipartimentale paradossalmente sia stata applicata a parti inverse.

Ribadiamo quindi, con forza, la richiesta di allontanamento del detenuto e la restituzione dei due Agenti aggrediti nel loro originario servizio di controllo delle sezioni, perche’ sembra che si stiano stravolgendo le situazioni. Riteniamo e, ne siamo fermamente convinti, che l’Istituzione penitenziaria debba intervenire con dei provvedimenti concreti nei confronti dei detenuti autori di aggressione a danno dei Poliziotti che rappresentano lo Stato e non di certo provvedimenti nei confronti degli Agenti aggrediti che penalizzano la loro situazione lavorativa.

Ed e’ proprio di ieri la notizia di un ulteriore aggressione avvenuta presso la Casa Circondariale di Cagliari UTA dove un detenuto allocato in isolamento ha tentato il suicidio ed ha aggredito gli Agenti che sono intervenuti per salvargli la vita.

Sono episodi che mettendo in luce la necessità di interventi concreti che ancora non arrivano, sino ad ora l’unico provvedimento, a nostro avviso assolutamente insufficiente, che il Dipartimento e’ riuscito ad emanare e’ una circolare dove dispone l’immediato trasferimento dei detenuti autori delle aggressioni. Ribadiamo quindi la richiesta di applicarla con solerzia in attesa che proprio dal DAP arrivino delle linee guida che possano davvero frenare il numero esponenziale di aggressioni subite dal personale.

In attesa di urgentissimo riscontro, si porgono i saluti.