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OGGETTO: Casa Circondariale di Cagliari UTA, caserma Agenti, anomalie.

Egregio Direttore,

La scrivente O.S. ha ricevuto numerose e vibranti lamentele sul recente avviso che impone di liberare le camere a tutto il personale che ne fruisce, entro il 24 gennaio 2018.

Questa disposizione perentoria, non tiene conto del fatto che diverse unità hanno sottoscritto un regolare contratto e sino a pochi mesi fa , pagavano il canone d'affitto che poi è stato sospeso dopo l'intervento normativo che garantisce la fruizione delle camere a titolo gratuito.

Ma quello che lascia maggiormente sconcertati dalla vicenda è la mancata pianificazione dell' accoglienza dei nuovi trasferiti che andava bilanciata con le esigenze dei partecipanti ai vari corsi di formazione che eventualmente avevano necessità di pernottare in caserma. A questo si doveva prevedere l'eventuale necessità delle scorte dei NN.TT.PP. di altri Istituti che , (rarissimamente) pernottano in Istituto a seguito di traduzione dalla penisola.

Sarebbe bastata un po di buona volontà e contattare il personale che doveva essere trasferito per verificare quante unità avevano necessità di fruire della camera in caserma. Da quanto ci è dato sapere, sarebbero una decina. Sarebbe poi stato semplice aggiungere un letto nelle camere singole recuperando magari una parte di un piano della caserma per i corsisti e per eventuali (rarissime) scorte delle traduzioni. Con pochi accorgimenti ed un pizzico di buona volontà avrebbe trovato certamente al soluzione che accontentava tutti!

Sarebbe stato ancora piu' semplice valutare con i rappresentanti dei lavoratori, che a questo punto sembrano non piacerle , ( la cosa, nostro malgrado sta diventando reciproca) eventuali possibilità per cercare di non creare situazioni di disagio per il personale che sta facendo salti mortali  per trascinare "una nave" sempre piu' alla deriva!

Invece il risultato purtroppo è un altro , ovvero il personale si sente "sfrattato" da un Amministrazione sempre piu' distante, che si mostra fredda nei confronti dei Poliziotti che dovrebbero essere salvaguardati e valorizzati!

Nell'Istituto di UTA , sembra invece importante una sola ed unica cosa: continuare a stilare ordini di servizio e disposizioni che inchiodano il personale a responsabilità che oggettivamente non puo'avere. Il contenuto a volte è paradossale, per citare qualche esempio:"....il box del block house deve rimanere chiuso!  Ma **********OMISSIS PER RAGIONI DI SICUREZZA, PARTE INTEGRALE NELLA NOTA INVIATA ALLE AUTORITA'******, scaricare nel programma gli accessi, ed un altra miriade di incombenze disciplinate da ordini di servizio che a volte entrano addirittura in contrasto tra loro nel disciplinare lo stesso posto di servizio. Potremmo citare diverse altre situazioni paradossali all'interno dell'Istituto ma lo faremo in occasione della prima riunione utile con il Provveditore perchè questa decisione di allontanare il personale dalla caserma con modalità assolutamente contestabili, (un avviso "freddo"  che non fornisce un briciolo di spiegazione), lo consideriamo uno dei tanti passi gestionali che , come detto, avremo modo di esplicitare agli organi superiori.

Alla luce di quanto rappresentato , si chiede di voler rivedere la decisione di allontanare il personale dalle camere e di provvedere ad un urgentissima convocazione per l'organizzazione della caserma Agenti e trovare delle soluzioni con tutte le OO.SS. per non penalizzare oltremodo i nostri Poliziotti.

In attesa di cortese riscontro, cordiali saluti.