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COMUNICATO STAMPA DEL 5 AGOSTO 2016

Casa reclusione Nuoro , giornata di tensione, detenuta tenta il suicidio , salvata in extremis dagli Agenti e un altra tenta di aggredire il medico.

Una detenuta ristretta nella sezione femminile dell' Istituto di Nuoro ha tentato il suicidio tramite cappio stretto al collo, è stato provvidenziale l'intervento dell'Agente della sezione che è riuscita a dare l'allarme per l'immediato intervento del coordinatore della sorveglianza generale e del medico che sono riusciti a liberala dal cappio. Qualche ora prima un altra detenuta ha cercato di aggredire un medico durante una visita ma grazie all'intervento dell'Agente non è riuscita nell'intento.

Ore concitate che hanno messo a dura prova l' Agente della sezione, la sorveglianza generale ma anche i vertici dell'Istituto che sono intervenuti con ammirevole tempestività.

A renderlo noto il segretario generale della Sardegna Michele CIREDDU che dichiara..." l'intervento tempestivo dell'Agente in sezione ha consentito di evitare un epilogo drammatico.  Di recente la UIL con una nota indirizzata alla Direzione dell'Istituto, al Provveditore ed al Capo del DAP ha segnalato le difficoltà della sezione femminile dell'Istituto Nuorese. Questi episodi rappresentano un  campanello d' allarme che merita senza dubbio attenzione da parte dei vertici destinatari delle missive.

Nell'ultimo periodo gesti come quelli segnalati si stanno verificando con una frequenza allarmante, il personale di Polizia Penitenziaria tra mille difficoltà sin'ora è riuscito a scongiurare epiloghi drammatici, ma crediamo che la mole oggettivamente insostenibile di lavoro non debba "schiacciare" gli Agenti sotto la pressa delle responsabilità che oggettivamente non possono avere.

I vertici dell'Amministrazione hanno il dovere giuridico e morale di mettere il personale in condizioni di svolgere il proprio dovere con la dovuta sicurezza.

La Sardegna rispetto alle altre regioni ha la fortuna di avere le colonie penali dove potrebbero essere sfruttate maggiori possibilità di lavoro, l'Amministrazione dovrebbe investire maggiori risorse economiche per incrementare il numero dei  detenuti che potrebbero lavorare  , integrando proporzionalmente il personale di Polizia Penitenziaria e le figure professionali. Questo crediamo possa essere una soluzione che potrebbe abbattere il numero degli eventi critici....."

 

Al personale di Nuoro va il plauso di tutta la UIL PA Polizia Penitenziaria.