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COMUNICATO STAMPA DEL 21 LUGLIO 2017

 

La UIL si rivolge al Presidente della Regione PIGLIARU, le condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria sono drammatiche, visiti gli Istituti e si faccia portavoce con il Governo del disastro penitenziario Sardo!

Non usa mezzi termini il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU per rivolgersi alla massima Autorità politica della regione e denunciare le gravi condizioni lavorative in cui è costretto il personale di Polizia Penitenziaria sardo.

Negli Istituti penitenziari non esiste una programmazione delle attività, gli Agenti sono costretti esclusivamente ad un opera di contenimento degli eventi critici e l'Amministrazione centrale continua ad inviare detenuti ingestibili che, nella penisola, sono stati responsabili di gravi eventi critici.

IL personale è costretto a turni massacranti, il ricorso al lavoro straordinario è stato imposto unilateralmente da alcune Direzioni e quindi obbligatorio ma paradossalmente non viene retribuito per mancanza di fondi. Non vengono neppure riconosciuti i diritti soggettivi sanciti costituzionalmente come il congedo ordinario ed i riposi, numerosi Agenti devono ancora fruire del congedo ordinario relativo gli anni precedenti, mancano strumenti e mezzi per poter svolgere il difficilissimo lavoro in maniera adeguata, siamo davanti ad una situazione insostenibile.

Sono recenti i casi in cui solo grazie alla professionalità dei poliziotti non si è consumata una tragedia, numerosi tentativi di suicidio sventati miracolosamente, traduzioni svolte con mezzi obsoleti e fatiscenti, i tribunali cittadini, gli aeroporti e gli ospedali sono privi di spazi logistici  idonei che, costringono il personale  a veri e propri salti mortali, determinando un rischio concreto anche per la sicurezza non solo dei lavoratori ma anche dei detenuti e dei cittadini.

Di contro il Governo con la legge Madia ha tagliato l'organico di 3000 unità lasciando invece invariati gli organici dei servizi extra penitenziari, e questo è l'attuale cavallo di battaglia del Provveditore per continua  a distogliere gli Agenti dalle prime linee dei penitenziari per integrare i servizi nelle strutture esterne.

Invitiamo il Presidente della regione a visitare uno dei tanti Istituti della regione, creati e letteralmente abbandonati dall'Amministrazione centrale, per prendere visione con i propri occhi delle attuali condizioni in cui è costretto il personale di Polizia Penitenziaria, ma contestualmente a tale visita, chiediamo un incontro con una delegazione della UIL per un confronto serio e costruttivo affinchè si faccia portavoce con il Governo circa la drammaticità del sistema penitenziario sardo.