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OGGETTO: OGGETTO: Infiltrazioni acqua piovana Casa Circondariale “Ettore Scalas”- Uta.

Egregio Direttore,

a seguito delle forti ed abbondanti piogge che si sono abbattute sull’Isola nelle giornate del 7 e 8 maggio 2016, è allarmante rilevare che gli standard edilizi della  Casa Circondariale “Ettore Scalas”- Uta, a meno di due anni dallo stanziamento, non sono all’altezza della situazione e meno che mai delle aspettative di salubrità e sicurezza dei luoghi di lavoro.

Infatti pare che dopo alcune ore di precipitazioni atmosferiche continuative, l’acqua defluiva dal piazzale intramurario sotto gli ingressi principali e secondari dei padiglioni detentivi, allagando il piano terra dei suddetti; i lati dei padiglioni maggiormente esposti al vento presentavano infiltrazioni d’acqua attraverso le finestre di tutti i piani, prive di guarnizioni contenitive; medesime infiltrazioni sono state inoltre segnalate all’ultimo piano della sezione femminile in prossimità del vano scale e del vano montacarichi; si fa presente che quest’ultimo è un dispositivo elettrico, quindi è facilmente immaginabile la pericolosità di un infiltrazione d’acqua in sua prossimità.

La pioggia pare non abbia risparmiato neanche la caserma agenti, dove in alcuni alloggi i muri, in breve tempo, si sono “inzuppati”iniziando a gocciolare all’interno delle camere; la situazione è andata via via peggiorando ed ha trovato uno stallo solo con lo cessare della pioggia. Si ricorda che all’interno degli alloggi, per cui gli affittuari corrispondono alla direzione il pagamento del canone mensile, oltre a pernottare il personale che inevitabilmente vive un disagio sia logistico (infiltrazioni dal soffitto e dagli infissi) sia fisiologico (inalazione dell’umidità con i vari problemi respiratori e non che da esso possono dipendere), sono custoditi oltre agli effetti personali i capi di vestizione dell’amministrazione che, causa umidità potrebbero incorrere in un anticipato deterioramento causa muffe.

Si fa presente che la muratura ha assorbito l’acqua piovana creando risalita capillare e macchie di umidità sui soffitti, anche in punti lontani dalle finestre o cancelli d’ingresso.

Una condizione del genere, emersa solo in questo frangente poiché l’inverno appena passato è stato contraddistinto quasi dall’assenza di piogge, si rivela insalubre sia per gli operatori che a vario titolo lavorano all’interno dell’istituto che per il personale accasermato a vario titolo oltreche' per la popolazione detenuta.

Si chiede pertanto un intervento immediato al fine di porre un rimedio ad una situazione che, se non risolta entro l’autunno, potrebbe degenerare diventando una criticità e richiedendo interventi più significativi della manutenzione ordinaria o di un intervento mirato.

In attesa di urgentissimo riscontro, si porgono cordiali saluti.