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OGGETTO: Regione Sardegna, richiesta interventi urgentissimi.

Egregio Provveditore,

Accogliamo con favore il suo rientro in terra sarda dopo il periodo di festività.

Avevamo dichiarato che saremo stati al Suo fianco per cercare di risollevare la grave situazione in cui versa la Sardegna penitenziaria, ed intendiamo iniziare subito.

Non possiamo che partire da una nostra affermazione che Le avevamo esternato durante la prima riunione sindacale di presentazione: “in Sardegna dobbiamo ricostruire dalle macerie che si sono create, costruendo prima una gestione del personale improntata sull’ imparzialità, eliminando laddove sono presenti, quelle che sembrano forme di “clientelismo”, forse nate con l’intento di ottenere agevolazioni a discapito delle regole”.

Di seguito quindi le indichiamo in maniera molto schematica quelle che per noi sono assolute priorità e per ognuna di queste situazioni, le comunichiamo sin d’ ora, che siamo pronti a collaborare in maniera fattiva per la risoluzione.

Come piu’ volte evidenziato, è improcrastinabile l’invio di un Comandante e di un Direttore in pianta stabile a Sassari e Nuoro, anche per riorganizzare gli Istituti che a nostro avviso, senza figure di riferimento, continuano ad essere alla deriva.

Nel caso dell’istituto sassarese riteniamo che se non si crea un organizzazione del lavoro funzionale anche per poter impiegare correttamente i ruoli dei “sottufficiali” nell’incarico di responsabile della sorveglianza generale, in troppi casi, malgrado le possibilità numeriche, tale incombenza continuerà a ricadere pericolosamente sul ruolo Agenti e Assistenti. A Nuoro invece si continua a navigare a vista, in attesa che qualcuno si ricordi che esiste un Istituto che ha bisogno di guide certe. Esistono anche i Poliziotti che si sentono letteralmente abbandonati dall’Amministrazione. Nonostante questo, sono costretti ancora a svolgere turni anche di 12 ore e nonostante le varie segnalazioni, anche congiunte, il personale continua a subire a nostro avviso, gravi parzialità nella distribuzione dei servizi.

Nel caso della Casa Circondariale di Cagliari, sono ormai all’ordine del giorno invece, i tentativi e le aggressioni messe in atto da parte dei soliti detenuti che continuano imperterriti, a mettere a ferro e fuoco l’Istituto. Il nuovo anno e’ iniziato con una rissa nei passeggi ed un Sovrintendente, nel tentativo di dividere i contendenti, ha ricevuto un colpo violento alla mano con un oggetto contundente che ha determinato la frattura di un dito, ed e’ stato quindi necessario il suo invio con un ambulanza, presso il pronto soccorso cittadino.

Altri disordini si sono verificati nei giorni successivi, anche a causa del rientro da un altro istituto di un detenuto che precedentemente era stato allontanato per motivi di ordine e sicurezza e, la sua presenza, era ed e’ incompatibile, con gli operatori e gli altri detenuti.

In particolare pero’ e’ doveroso evidenziare come un detenuto che dalla penisola e’ stato inviato per scontare il “14 bis”, stia letteralmente mantenendo in scacco l’intero istituto e ne sta paralizzando le attività ordinarie.

Non solo aggredisce e minaccia di morte gli Agenti, simula continuamente malori per cercare di essere inviato in ospedale esterno, ma in ogni occasione in cui deve uscire dalla propria camera, decide di fare rientro quando lo ritiene, ed il personale puo’ smontare solo quando, dopo diverse ore trascorse dagli Agenti in opere di convincimento, decide di rientrare nella propria cella.

Ad Isili e’ altrettanto urgente l’invio di un Direttore perche’ la struttura ha urgente bisogno di essere rivitalizzata dopo anni di inerzia. Anche in questo caso è urgente avere un riferimento che possa fornire dei riscontri alle segnalazioni sindacali anche per riorganizzare il lavoro del personale.

Ad Oristano crediamo basti citare un dato emblematico: ci risultano piu’ di 50 richieste di trasferimento in altre sedi, anche da quel personale residente in prossimità della struttura. Abbiamo piu’ volte evidenziato come dalle segnalazioni che ci pervengono, l’Istituto ha raggiunto il limite gestionale piu’ basso dal momento della sua apertura.

A Tempio, auspichiamo che il nuovo Direttore comprenda in tempi rapidi che il personale deve essere gestito nel rispetto delle regole e degli accordi e possa imporre il rispetto delle pari opportunità anche nella gestione dei turni di lavoro.

Altri argomenti non ultimi per importanza: chiediamo la convocazione per la realizzazione del nuovo protocollo di intesa regionale e le ribadiamo la necessità di ripristinare la funzionalità della commissione arbitrale regionale per porre fine alle violazioni che il personale sta subendo da troppo tempo! Le chiediamo infine di accogliere la nostra proposta di nominare un referente al Prap che possa visionare il gus web per segnalare le violazioni e le disparità che il personale subisce nei servizi , potremmo elencare centinaia di esempi...

Ribadiamo l’inutilità di avere a disposizione un programma che permette anche il controllo dei servizi, se nessuno lo verifica!

In attesa di urgente riscontro della presente, porgiamo molti cordiali saluti.