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OGGETTO: Casa reclusione di ORISTANO, anomalie organizzative e strutturali.

Egregio Direttore,

Pervengono vibranti e riteniamo piu’ che giustificate doglianze, sulle gravi anomalie strutturali ed organizzative dell’Istituto che stanno creando gravissime difficoltà al personale.

Nello specifico, ci e’ stato riferito che nelle camere detentive non sia presente l’acqua calda e, nonostante le varie segnalazioni, pare non sia stato assicurato nessun intervento risolutorio.

Ovviamente le proteste dei detenuti ricadono sui poliziotti che lavorano in sezione, ed e’ facile immaginare il livello di stress che puo’ avere un Poliziotto quando smonta dal proprio turno, dopo aver trascorso delle ore a gestire le lamentele dei detenuti.

Pensavamo fossero finiti i tempi in cui le carenze strutturali rappresentavano una criticità insormontabile anche per il personale, ed invece il passato riaffiora inesorabile e questa anomalia pare si stia protraendo da quasi 1 mese, in attesa forse che il guasto si ripari autonomamente!?

Gli stessi Agenti che lavorano in sezione oltre a subire le anomalie strutturali hanno difficoltà anche ad avere delle semplici risposte, quando per citare un esempio, chiedono agli uffici preposti degli interventi sulle richieste che formulano i detenuti. Alcune unità che da tanti anni ormai stazionano nei posti fissi, probabilmente hanno dimenticato che non fornire risposte immediate o fornirle con modi poco consoni, rappresenta un ulteriore criticità per chi lavora quotidianamente “nelle prime linee dell’Istituto”. Anche in questo caso, le proteste dei detenuti che non ricevono delle risposte o delle spiegazioni sulle richieste avanzate, ricadono inevitabilmente sui Poliziotti che devono gestire, tra mille difficoltà, troppe situazioni impossibili.

Non va meglio infine per l’organizzazione del lavoro. Abbiamo contestato apertamente infatti il piano ferie natalizio, ed anche se lei Direttore non ha mai fornito nessun riscontro, continuiamo a ribadire che un piano ferie cosi’ negativo sia lesivo della dignità di quel personale che sta portando avanti un Istituto che a nostro avviso ha toccato il punto piu’ basso dal momento della sua apertura.

Pervengono inoltre diverse richieste sulla programmazione dei servizi. L’organizzazione dei gruppi autonomi nei turni rappresentava un modello organizzativo funzionante, di conseguenza con il rientro di 19 unità dai corsi di formazione, sorgono spontanee alcune domande: Perche’ non riprogrammare il servizio con le c.d. cicliche? Perche’ continuare a mettere in difficoltà il personale che svolge i turni anziche’ responsabilizzarlo ritornando ad un modello organizzativo che funzionava? Ormai l’emergenza numerica si e’ ridotta, di conseguenza l’organizzazione attuale riteniamo non sia piu’ funzionale e sta creando lamentele e malumori.

Noi crediamo che i vertici dell’Istituto dovrebbero immediatamente intervenire anche alla luce dei nuovi arrivi del ruolo intermedio per dare immediatamente una svolta all’Istituto, per il bene del personale! Attualmente la tensione e le lamentele hanno raggiunto un livello mai percepito in passato e se se fosse vero che piu’ di 50 Poliziotti, tra cui tanti residenti nell’oristanese, hanno chiesto il trasferimento in altre sedi, si tratterebbe di un campanello d’allarme che anche il Provveditore che legge per conoscenza, dovrebbe attenzionare urgentemente!

Alla luce di quanto esposto, si chiede un urgentissimo intervento per risolvere le citate anomalie strutturali e una urgente convocazione per rivedere immediatamente l’organizzazione del lavoro, non piu’ rispondente alle esigenze attuali, per evitare che la situazione possa ulteriormente peggiorare.