logo banner top

Comunicato stampa del 10/3/2016 La UIL PA Polizia Penitenziaria visita i luoghi di lavoro della Casa reclusione di Oristano. Oristano, grave carenza organica di Polizia Penitenziaria, quasi 12000 giorni di congedo arretrato, sovraffollamento detentivo e mancanza di un Direttore che si occupi esclusivamente dell'Istituto. In data odierna una delegazione della UIL PA Polizia Penitenziaria composta dal coordinatore regionale Michele CIREDDU, dal segretario regionale Stefano PILLERI dai segretari provinciali Luigi PIU, Marco SANNA e Alessandro PINNA ha effettuato una visita dei luoghi di lavoro dell'Istituto Oristanese ed ha avuto modo di incontrare parte del personale di Polizia Penitenziaria. Accolti con cordialità dal Direttore e dal Comandante dell'Istituto la delegazione ha potuto constatare le gravi difficoltà oggettive e le anomalie che, a nostro parere, potrebbero essere risolte o quantomeno attenuate con dei correttivi all'organizzazione del lavoro. L'organico di Polizia Penitenziaria previsto dalle tabelle ministeriali è di 210 Agenti , il personale amministrato è pari a 156 Agenti con una carenza organica di 54 unità che ha determinato un accumulo di congedo ordinario pari a 11778 giorni relativo gli anni 2013 -2016; in media ogni Agente deve fruire di 75.50 giorni di congedo ordinario. La capienza detentiva regolamentare prevede 260 detenuti ma sono ristretti 293 detenuti appartenenti al circuito media sicurezza, As3 ed As1 che determinano una sorveglianza diversificata relativamente alla tipologia. Nel caso degli AS 1 diventa impossibile a causa delle assegnazioni imposte dal dipartimento rispettare le normative che impongono l'isolamento notturno. Le traduzioni svolte dal 1 gennaio 2015 al 1 marzo 2016 sono pari a 1043 con un impiego di 4440 Agenti, mentre i piantonamenti in luoghi esterni di cura nello stesso periodo sono pari a 30 con l'impiego di 150 Agenti, significativo il fatto che al locale NTP sono impiegati solamente 14 Agenti. Gli eventi critici sono stati 53 , numero che , rispetto alle carenze organiche e strutturali danno merito alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria dell'Istituto. Spiace dover segnalare la mancanza di adeguate attenzioni per le relazioni sindacali, malgrado le promesse della Direzione, non è stato infatti ancora emanato un protocollo di intesa locale dove si potrebbero apportare delle migliorie all'organizzazione del lavoro, non sono state nemmeno realizzate le unità operative dove potrebbero essere resi piu' funzionali i processi lavorativi. Inoltre, malgrado la gran parte del personale del quadro permanente richieda di svolgere i turni nei 4 quadranti piu' congeniali, cosi' come avviene negli atri Istituti della regione, tale richiesta anche supportata da una sorta di "referendum" non è stata ancora accolta anche perchè a monte manca un protocollo di intesa che disciplini anche gli orari. A tal proposito fa ben sperare la manifestata volontà del Direttore di modificare gli orari anche se inizialmente in forma sperimentale. Singolare anche il fatto che il personale debba pagare il canone nella caserma Agenti e le camere non siano rispondenti alle esigenze, non è infatti previsto il climatizzatore che le rende invivibili soprattutto nella stagione estiva, dove il caldo all'interno diventa torrido. IL Direttore malgrado gli incarichi in altre sedi, (non puo' essere una scusante), crediamo debba considerare con la giusta attenzione le rivendicazioni sindacali; il personale ha il sacrosanto diritto di lavorare con adeguati canoni di sicurezza ed in condizioni di benessere. E' impensabile continuare con questo modus operandi, chiediamo immediati interventi per permettere la fruizione dei diritti sanciti costituzionalmente come il congedo ordinario e chiediamo di assicurare delle regole certe attraverso l'Istituzione di un Protocollo di intesa locale che permetta a tutto il personale di fruire in maniera equa dei diritti ed agevoli una linearità di trattamento. LA UIL indirizzerà una relazione dettagliata sulla situazione dell'Istituto oristanese ai vertici dell'Amministrazione regionale e dipartimentale per cercare di risolvere le gravi anomalie riscontrate e sottoponendo le possibili soluzioni. Il Coordinatore Regionale Michele CIREDDU