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OGGETTO: Casa Circondariale di Cagliari UTA, interruzione relazioni sindacali, stato di agitazione, richiesta urgentissima tavolo superiore, manifestazione di protesta, richiesta avvicendamento comandante del reparto.

Egregio Provveditore,

In data 1 marzo 2024 le scriventi OO.SS. a seguito della convocazione della Direzione della Casa Circondariale di UTA, hanno partecipato alla riunione sindacale, dove nonostante ogni utile sforzo delle scriventi per fornire soluzioni alternative, la Direzione ha imposto le 8 ore.

Abbiamo evidenziato che l’emergenza denunciata dalla Direzione non corrisponde ai numeri, dai dati forniti dalla stessa Direzione, le unità impiegate nei compiti operativi, escludendo il NTP ed i posti fissi, sono infatti 170 a fronte di 119 posti di servizio da assicurare. E’ facile quindi dedurre che con il 35% delle assenze si raggiunga il numero di 160 unità, assolutamente nel rispetto della programmazione sulle 36 ore settimanali.

Dal prospetto mensile di gennaio 2024 si evince inoltre che le ore totali di straordinario effettuate dal personale, sono pari a 1441 ore, ed anche in questo caso, se dividiamo il totale per il numero di Agenti, si evince che ognuno ha svolto in media 7 ore di straordinario nel mese. Anche in questo caso i numeri forniti dalla Direzione smentiscono categoricamente questa presunta impossibilià a svolgere le 36 ore settimanali. Se nell’assurdo si dovessero imporre le 8 ore, il totale dello straordinario mensile raggiungerebbe circa 7000 ore di straordinario, creando un danno all’erario a nostro avviso immotivato.

Considerato che la parte pubblica non aveva portato nessuna proposta alternativa le OO.SS. presenti hanno avanzato soluzioni per scongiurare l’imposizione delle 8 ore ma sia la Direzione che il Comandante del reparto, si sono trincerati a nostro avviso, in un diniego ottuso ed insensato, oltre a sbeffeggiare in alcuni frangenti gli interlocutori con un ironia in quel momento assolutamente inappropriata.

Stigmatizziamo anche le modalità con cui questa riunione è stata condotta: la parte pubblica ha infatti schierato due operatori dell’ufficio servizi ed un alto numero di unità che operano nei posti fissi, quasi per contrapporli alle OO.SS.

Se davvero questa emergenza fosse in atto, non riusciamo a comprendere come si siano potute distogliere 10 unità dai posti fissi per un intera giornata senza creare gravi danni al servizio.

Considerato che gli sforzi profusi dalle scriventi per scongiurare un imposizione delle 8 ore ed i tentativi di ottenere una rivisitazione dei processi lavorativi si sono rivelati vani, considerato che l’atteggiamento di chiusura da parte del Direttore e del Comandante del reparto sia estremamente pericoloso per il personale, interrompiamo le relazioni sindacali con la Direzione di UTA, proclamiamo lo stato di agitazione e chiediamo alla S.V. di convocare un tavolo superiore per risolvere le problematiche dettate da una gestione dell’Istituto a nostro avviso inadeguata e dannosa!

Se ai vertici Dipartimentali, che leggono per conoscenza, chiediamo di voler inviare un ispezione urgente per accertare le gravi condizioni in cui versa l’Istituto, dovuta a nostro avviso da una gestione del comandante pericolosa e rigida nei confronti delle possibili soluzioni migliorative. Nell’immediatezza chiediamo a Lei Provveditore di voler intervenire immediatamente per sospendere l’imposizione delle 8 ore in attesa di un incontro urgentissimo. Comunichiamo inoltre che in data 8 marzo 2024, le scriventi manifesteranno davanti il carcere di UTA, coinvolgendo la stampa, per chiedere l’avvicendamento immediato del comandante del raparto con un Dirigente che sappia e voglia riorganizzare i processi lavorativi del personale e per riportare l’articolazione del lavoro su 36 ore settimanali, prima che la situazione possa precipitare irrimediabilmente. Se non dovessero arrivare urgentissimi interventi per revocare l’imposizione delle 8 ore, lo stato di agitazione e le forme di protesta continueranno con altre azioni altrettanto eclatanti.