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OGGETTO : Regione Sardegna, situazione disastrosa, mancato rispetto delle relazioni sindacali, organizzazione approssimativa e non rispondente alle reali esigenze, richiesta intervento.

Egregio Provveditore,

Nonostante i ripetuti interventi da parte della scrivente O.S. dobbiamo ancora prendere atto che i riscontri dell'Amministrazione, quando arrivano, non trattano le anomalie contenute nella vertenza presentata e spesso anche le Sue determinazioni non fanno altro che riportare le risposte delle Direzioni, trascurando il fatto che se un O.S. si rivolge ad un organo superiore non puo' ricevere la risposta dall'organo inferiore nella catena gerarchica.

Sono diverse infatti le vertenze nelle quali la scrivente O.S. ha chiesto un suo autorevole intervento su argomenti particolarmente spinosi e particolarmente sentiti dal personale.

Purtroppo siamo costretti a definire la situazione lavorativa del personale disastrosa, la recente visita del segretario generale della UIL non ha fatto altro che certificare e constatare quanto a piu' riprese la scrivente segreteria regionale ha denunciato.

Se in un primo momento i riscontri che pervenivano erano generici e non fornivano risposte concrete sugli argomenti, sia le Direzioni che il Provveditorato hanno deciso di superare ogni limite, ovvero non riscontrano le vertenze sindacali disattendendo il protocollo di intesa regionale, ledendo  le relazioni sindacali che purtroppo in regione erano già abbondantemente scarse.

Ed è cosi' che il personale in tutti gli Istituti è costretto a svolgere centinaia di ore di straordinario senza  nessuna retribuzione e senza ricevere nessuna comunicazione sul mancato pagamento, cosi' come lo stesso personale è costretto ad anticipare i costi per effettuare le missioni ed il loro pagamento è in arretrato da troppi mesi.

In quest'ultimo caso, nonostante nell'accordo quadro sia previsto che le Direzioni forniscano al personale il riepilogo delle missioni svolte con relativo pagamento, nessuna di esse ottempera, lasciando il personale all'oscuro di ogni utile informazione.

Diverse Direzioni hanno imposto il servizio su 3 quadranti di 8 ore senza concordare tale modifica dell'organizzazione del lavoro con le OO.SS. e tali ore come citato non vengono neppure corrisposte economicamente. Nonostante la richiesta di intervento inviata dalla scrivente, ancora nessun riscontro è pervenuto.

Ancora, diverse troppe Direzioni continuano a non assicurare il rispetto del nuovo assetto strutturale nell'indifferenza dell'organo che dovrebbe verificare e assicurare il rispetto degli accordi. In diversi Istituti non vengono emanati gli interpelli  dei posti fissi e del NTP, se vengono emanati non vengono stilate le graduatorie e, in alcuni Istituti, malgrado siano stati emanati e stilate le graduatorie, non vengono assicurate le rotazioni e l'inserimento dei vincitori di interpello. Ancora, il rispetto del protocollo di intesa regionale continua ad essere un optional, di conseguenza in alcuni Istituti il personale è costretto a lavorare 4 festivi su 5 mentre nelle stesso mese di riferimento altri fruiscono di 4 riposi su 5 festivi e l'unico festivo lavorato corrisponde con il turno notturno, anche questo punto vietatissimo dal citato protocollo. Ad onor del vero , un controllo diretto sui servizi degli Istituti tempo fa veniva assicurato dal Provveditorato, per gli interventi di competenza utili al rispetto degli accordi, ma inspiegabilmente tale controllo diretto non viene piu' assicurato.

La scrivente sull'argomento ha richiesto formalmente l'intervento della commissione arbitrale regionale e, nonostante i tempi abbondantemente scaduti, non è ancora pervenuta nessuna convocazione.

Dobbiamo concludere la descrizione della situazione evidenziando che la sicurezza dei lavoratori nei vari Istituti sembra ormai seriamente compromessa , la sicurezza è al di sotto dei livelli minimi, le relazioni sindacali continuano a non essere sufficienti con strascichi negativi per tutto il personale.

La UIL nel caso nel breve termine non dovessero arrivare immediati riscontri sarà costretta a rivolgersi al competente Tribunale del lavoro per il riconoscimento dei diritti del personale.

In attesa di urgente riscontro, cordiali saluti.