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OGGETTO: Casa Circondariale di Cagliari UTA,   richiesta prosecuzione riorganizzazione del lavoro e del nuovo protocollo di intesa locale.

Egregio Provveditore,

purtroppo abbiamo appreso che per ragioni personali il DIrettore dell'Istituto cagliaritano sarà assente per un periodo abbastanza lungo, di conseguenza si sono dovuti interrompere le riunioni per la riorganizzazione del lavoro e del nuovo Protocollo di intesa locale.

 Le problematiche dell'Istituto sono pero' meritevoli di immediata risoluzione, sono troppe infatti le questioni da affrontare ed il personale soprattutto nelle sezioni, continua a prestare servizio nettamente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza, inchiodato ad ordini di servizio irrealizzabili e distanti dalle reali possibilità, soprattutto a causa del risicato numero di Agenti impiegati nei compiti "operativi".

abbiamo potuto esaminare ad ogni modo l'informazione preventiva in vista della riunione sindacale che era prevista per il 9 gennaio 2017, ed abbiamo constatato che, nonostante nell’ultimo tavolo tecnico fossero state definite delle priorità di intervento, nessuna di queste ha trovato spazio nel documento inviatoci.

Occorre pertanto una breve descrizione  per esplicitare le motivazioni che inducono la Uil a chiedere la prosecuzione dei lavori malgrado attualmente sia in sede un Direttore reggente.

L'organizzazione del lavoro attualmente è impostata nettamente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza, il personale che svolge servizio nelle varie unità operative detentive non è di fatto in grado di assicurare il rispetto degli ordini di servizio che stridono oggettivamente con le reali possibilità operative e numeriche. Caso emblematico il reparto "Arborea" dove il personale deve presenziare ad ogni dinamica all'interno della sezione "Alta sicurezza" e deve accompagnare gli stessi detenuti nei vari spostamenti ma di fatto, --------OMISSIS PER RAGIONI DI SICUREZZA, CONTENUTO INTEGRALE NELLA NOTA INVIATA AL PROVVEDITORE-------

Non puo' essere trascurata l'Area esterna, dove si aggiungono incombenze agli operatori della "carraia" e del Block house, gli ordini di servizio impongono che l'Agente deve presidiare con --------OMISSIS PER RAGIONI DI SICUREZZA, CONTENUTO INTEGRALE NELLA NOTA INVIATA AL PROVVEDITORE-------

. Tutto questo a causa del risicato organico a disposizione determina un emergenza quotidiana. Potremo continuare con altre decine di esempi che mettono in evidenza le difficoltà oggettive in cui il personale deve svolgere servizio nell'Istituto.

Considerato quindi che nelle varie unità operative il personale svolge servizio nettamente al di sotto dei livelli minimi di sicurezza e deve fronteggiare i numerosi eventi critici correndo dei rischi oggettivi per la propria incolumità  ci aspettavamo di ricevere nell'informazione preventiva ogni utile iniziativa per la tutela psicofisica del personale e delle modifiche agli attuali ordini di servizio per sgravare le responsabilità al personale.

Crediamo quindi sia urgentissimo intervenire per portare le unità operative ad un organico adeguato, e su questo converrà con noi sul fatto che non sia piu' possibile transigere.  Allo stato attuale una unità nel presidio fisso del box rotonda ed una unità che svolge il controllo di 3 sezioni non sono messe in condizioni di garantire il proprio mandato Istituzionale ed in caso di eventi critici la responsabilità non deve e non puo' ricadere sugli stessi.

Siamo infine venuti a conoscenza da fonti Ufficiose che per risolvere le anomalie strutturali dell'Istituto siano stati inviati delle richieste attualmeinte inevase, si chiede pertanto di voler fornire riscontro in merito.

La UIl in attesa di un immediato riscontro rimane in stato di agitazione per la situazione non piu' sostenibile per il personale di Polizia Penitenziaria.

In attesa di urgentissimo riscontro, cordiali saluti.