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OGGETTO: Casa reclusione Oristano, problematiche organizzazione del lavoro, richiesta intervento del Provveditore.

 

Egregio Provveditore,

Dopo l'ultima riunione svolta a livello locale presso l'Istituto oristanese dove si erano analizzati i periodi di congedo estivo da assegnare al personale di Polizia Penitenziaria, l'ennesima promessa della Direzione di rilancio/avvio delle relazioni sindacali ci aveva fatto ben sperare per raggiungere l' obiettivo di migliorare le condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria.

La Direzione in tale contesto, aveva infatti annunciato la volontà di convocare dopo 2 settimane le OO.SS. per discutere l'organizzazione delle unità operative e migliorare l'organizzazione del lavoro.

Dopo alcuni giorni è effettivamente pervenuta la comunicazione preventiva dove venivano  esplicitate due diverse suddivisioni del personale in unità operative  per una successiva analisi in sede di riunione per definire quella piu' funzionale.

Dopo la comunicazione anzidetta, nessuna convocazione è pervenuta alle OO.SS. lasciando per l'ennesima volta l'iniziativa incompiuta.

Sembra emblematico il fatto che l'Istituto di Oristano insieme a quello di Is Arenas siano gli unici del distretto Sardegna a non avere il protocollo di intesa locale e la suddivisione del personale in unità operative.

Nel frattempo continuano a pervenire diverse lamentele dal personale sulle questioni che si elencano:

Ci è stato riferito da fonti ufficiose, che la riuscita del piano ferie estivo sta ricadendo unicamente sull'ufficio servizi, composto da personale del ruolo Agenti-Assistenti. Pare infatti che l'unica iniziativa intrapresa dai vertici dell'Istituto sia quella di scaricare la responsabilità di un eventuale non riuscita del piano ferie alle OO.SS. stigmatizzando la proposta di assegnazione dei 21 giorni nel periodo estivo.

 In questo caso se quanto riferitoci corrispondesse al vero crediamo sia il caso di rammentare che il congedo estivo è una materia di esame congiunto, dove le OO.SS. forniscono le proprie osservazioni e la Direzione decide in base alle esigenze del personale ed i livelli di sicurezza dell'Istituto. Questo ci ricollega ad un altra criticità che ci è stata riferita, nell'Istituto pare non siano stati definiti i livelli di sicurezza in apposito Ordine di servizio e questo non fa altro che esporre il personale a possibili rischi di natura giuridica e non consente di valutare se effettivamente il piano ferie estivo possa far coincidere i diritti soggettivi del personale con la sicurezza dei luoghi di lavoro.

 Per  assicurare i presidi di sicurezza e sopperire ad eventuali assenze improvvise o altre esigenze, il personale è costretto ad assumere decisioni estemporanee e, se dovessero verificarsi eventi critici conseguenti, non pare corretto far ricadere la responsabilità agli autori degli eventuali movimenti, soprattutto perchè non hanno delle disposizioni di riferimento.

L'approssimativa organizzazione dell'Istituto quindi non fa altro che ricadere sul personale in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro e sull'impossibilità di fruire dei diritti soggettivi. Esempio emblematico è il fatto che il personale deve ancora fruire di numerosi giorni di congedo ordinario degli anni scorsi, cosi' come evidenziato dalla UIL dopo la visita all'Istituto nella relazione inviata ai vertici dell'Amministrazione regionale  e Nazionale che allo stato attuale, malgrado il sollecito del Provveditore nei confronti della Direzione, non ha ancora avuto riscontro.

La UIL continua a fornire le indicazioni per cercare di migliorare la situazione lavorativa del personale, ma a questo punto non puo' essere procrastinabile un suo intervento.

Archiviata la contrattazione decentrata del FESI e dell'Assetto strutturale dei NN.TT.PP. della Sardegna, chiediamo con forza di concentrate l'attenzione verso le problematiche che il personale degli istituti deve affrontare quotidianamente. Nel caso specifico si chiede di sollecitare la Direzione oristanese al fine di coinvolgere le OO.SS. e portare a termine l'organizzazione del lavoro.

Si chiede inoltre di effettuare una ricognizione presso gli Istituti del distretto ed eventualmente sollecitare le Direzioni affinchè vengano  realizzati gli Ordini di servizio che disciplinano i livelli di sicurezza delle strutture.

In attesa di urgente riscontro, si porgono cordiali saluti.