COMUNICATO STAMPA del 1 agosto 2025
CAGLIARI: Sventato tentativo di evasione in ospedale, ennesima conferma della grave situazione operativa.
Ancora un gravissimo episodio che mette a nudo le criticità del sistema e l'eccezionale professionalità del nostro personale. Un detenuto, ricoverato in un ospedale cittadino, ha tentato la fuga in modo repentino, aggredendo gli agenti di scorta con un estintore. L'intervento provvidenziale della scorta, supportata dai colleghi che si trovavano a piantonare un altro detenuto in una stanza vicina, ha permesso di sventare il tentativo di evasione.
Gli agenti, fortunatamente, sono riusciti a contenere l'uomo senza che nessuno riportasse lesioni fisiche, neanche il detenuto stesso, che è stato immediatamente visitato dal personale sanitario dell'ospedale. I rinforzi, giunti tempestivamente dall'Istituto di UTA, hanno poi garantito la sicurezza del servizio.
A renderlo noto il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna Michele CIREDDU che aggiunge:
“Questo episodio, evidenzia in modo allarmante e inequivocabile le gravissime condizioni in cui sono costretti ad operare i nostri poliziotti. La professionalità e la capacità operativa del personale sono state, ancora una volta, l'unico vero baluardo contro un evento che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
La situazione è insostenibile. Con un numero costantemente elevato di detenuti ricoverati in strutture esterne (attualmente siamo a sei), l’istituto di UTA è costretto a sguarnire i propri presidi di sicurezza, esponendo il personale a turni massacranti che stanno mettendo a dura prova la resistenza psicofisica di tutti.
Tutto questo si verifica mentre il repartino ospedaliero previsto dalla normativa, e recentemente annunciato come prossimo all'apertura, continua a rimanere una promessa disattesa. Lo slittamento di mesi è inaccettabile e vergognoso. I nostri poliziotti continuano a rischiare la propria incolumità fisica, e sono esposti anche a rischi disciplinari in caso di eventi che non vogliamo nemmeno immaginare. Purtroppo, la statistica spesso condanna l'anello più debole della catena, che non sono certo i dirigenti che operano dalle comode scrivanie dei palazzi romani.
A tutto il personale intervenuto va il plauso e il ringraziamento di tutti i livelli della UIL. Ci auguriamo che anche l'Amministrazione sappia riconoscere la loro professionalità e si impegni a risolvere una situazione che non può più essere ignorata.