COMUNICATO STAMPA del 16 giugno 2025

Tentativo di evasione sventato a Cagliari: CIREDDU UIL PA Polizia Penitenziaria, denuncia l'emergenza sicurezza e sollecita immediata attivazione del repartino detentivo ospedaliero.

Sono stati minuti di estrema tensione quelli trascorsi in un ospedale cittadino durante un grave tentativo di evasione avvenuto nelle ore serali del 15 giugno, dove un detenuto, con inaudita violenza, ha cercato di fuggire dalla sua camera. Solo la prontezza e il coraggio degli Agenti di Polizia Penitenziaria, coadiuvati da colleghi che piantonavano un altro detenuto nella stanza accanto, hanno evitato il peggio.

Il detenuto ha utilizzato oggetti contundenti e persino un tavolino come ariete per colpire i poliziotti. Dopo minuti concitati e una strenua colluttazione, gli Agenti sono riusciti a contenere il soggetto, riportando la situazione alla normalità e allertando il responsabile del turno in Istituto. È fondamentale sottolineare che l'intervento degli Agenti ha anche scongiurato pericoli per gli altri pazienti presenti in ospedale. I poliziotti, pur avendo riportato contusioni ed escoriazioni che hanno richiesto il ricorso al pronto soccorso, hanno stoicamente ultimato il loro turno di lavoro.

Questo ennesimo, allarmante episodio non fa che ribadire l'urgenza improrogabile di consegnare e rendere operativo il repartino detentivo ospedaliero, una struttura essenziale per garantire la sicurezza nel ricovero dei detenuti.

A fronte delle nostre reiterate sollecitazioni, i vertici della ASL hanno comunicato che a metà luglio è previsto un sopralluogo congiunto con il Provveditore dell'Amministrazione penitenziaria per valutare eventuali lavori di adeguamento prima della consegna. Per la UIL PA Polizia Penitenziaria, tuttavia, è indispensabile anticipare i tempi, poiché la situazione attuale è insostenibile.

Il personale di Polizia Penitenziaria del reparto di Cagliari (UTA) sta attualmente assicurando il piantonamento contemporaneo di ben cinque detenuti in diversi ospedali esterni, una condizione al limite della follia. Fortunatamente, nel caso del tentativo di evasione, i due piantonamenti erano in camere adiacenti, ma ciò non attenua la gravità della situazione complessiva. Questa gestione scellerata rischia concretamente di portare al default dell'Istituto, letteralmente sguarnito nei suoi presidi di sicurezza per far fronte ai controlli negli ospedali esterni. La situazione non è precipitata solo grazie al sacrificio della Polizia Penitenziaria, che sta lavorando almeno 9 ore al giorno, con punte di 12 o addirittura 18 ore.

Questi dati sono estremamente gravi e ancora più preoccupante è il silenzio assordante che percepiamo dall'Amministrazione centrale e regionale. Di fronte a un'emergenza di tali proporzioni, ci saremmo aspettati almeno la convocazione dei rappresentanti dei lavoratori. È emblematico che la comunicazione sul sopralluogo al repartino ci sia giunta dai vertici della ASL anziché dall'Amministrazione penitenziaria. Riteniamo superfluo aggiungere commenti!

Non abbiamo ancora notizie sulle prognosi degli Agenti feriti, ma l'unico dato certo è che la situazione è da allarme rosso. Chiediamo con forza ai vertici della ASL e all'Assessore di anticipare i tempi di consegna del repartino. Con cinque detenuti ricoverati in luoghi esterni di cura, alcuni dei quali disposti dal Giudice per le gravi condizioni psichiatriche dei soggetti ricoverati, si corre un vero e proprio rischio per la sicurezza pubblica e si espone il personale a rischi di natura fisica, disciplinare e penale nel caso i tentativi vengano concretizzati. Ma la responsabilità va ricercata a monte a nostro avviso, perché il personale è costretto a lavorare al di sotto dei livelli di sicurezza in contesti strutturali che rendono impossibile lavorare nel rispetto delle normative vigenti.

Invitiamo anche il Prefetto a porre la massima attenzione su questa emergenza prima che i tentativi di evasione si concretizzino e si possano verificare danni alle persone.

Al personale che ha sventato l'evasione, va il nostro ringraziamento e la nostra vicinanza per i danni fisici subiti.

Michele Cireddu Segretario Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria Sardegna