COMUNICATO DEL 31 MAGGIO 2022

Carcere di Cagliari e Oristano aggressioni a danno degli Agenti, continua lo stillicidio delle aggressioni, scene da far west nel silenzio piu’ totale di un Amministrazione che sembra sempre piu’ assente e inadeguata.

Ancora aggressioni ed eventi critici presso l’Istituto di UTA, dove un detenuto al termine del colloquio con un familiare ha improvvisamente dato in escandescenza, si e’ rifiutato di uscire dalla sala ed ha impedito allo stesso familiare di poter guadagnare l’uscita. L’Agente addetto al controllo e’ intervenuto per cercare di convincerlo ma ha ricevuto un pugno in pieno volto che lo ha messo fuori causa. E’ stato provvidenziale l’intervento di altri Poliziotti che hanno accompagnato il detenuto nella propria camera consentendo al familiare di uscire dalla sala. Nelle ore notturne non contento di quanto aveva commesso nella sala colloqui ha aggredito violentemente il proprio compagno di camera.

Stessa situazione nell’Istituto di Oristano dove un detenuto ha cercato ripetutamente di provocare e rendere impossibile il lavoro degli Agenti nella sezione e nelle ore serali questo atteggiamento e’ culminato con una vile aggressione ad un Agente che ha dovuto abbandonare il servizio per recarsi al pronto soccorso.

A renderlo noto il segretario generale della Sardegna della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele CIREDDU che aggiunge:…” Ancora aggressioni a danno della Polizia Penitenziaria che arrivano dopo le dichiarazioni della Ministra CARTABIA sull’imminente dotazione di body cam per gli Agenti. A nostro avviso servono ulteriori strumenti che possano permettere di prevenire e contrastare le aggressioni per dare la possibilità ai nostri Poliziotti di garantire la legalità e l’incolumità di tutti gli operatori.

Purtroppo gli Istituti sono ormai popolati da un numero elevatissimo di soggetti psichiatrici, sono stati chiusi gli Ospedali psichiatrici giudiziari e non si sono garantite strutture idonee per poter curare tali soggetti, “lo Stato “ ha quindi adottato la soluzione piu’ facile ma’ inadeguata, assegnandoli negli Istituti Penitenziari, contribuendo a mettere letteralmente in ginocchio il sistema penitenziario.

Se del Ministro ogni tanto si legge almeno qualche slogan , dal Dipartimento non arrivano piu’ nemmeno proclami.

In attesa che dal Capo del Dipartimento Renoldi arrivi qualche segnale per la Sardegna, lo scenario e’ drammaticamente desolante! E’ necessario inviare urgentemente un Provveditore, mancano Direttori, Comandanti, (in alcuni Istituti entrambe le figure contemporaneamente), anche se ad onor del vero alcuni presenti stanno dimostrando la loro inadeguatezza, mancano Agenti, Sovrintendenti, Ispettori, (carenza di circa 350 unità) mancano diverse figure professionali delle funzioni centrali, cosi’ come si tergiversa in maniera surreale sulle azioni da intraprendere e gli strumenti da fornire al personale per prevenire e contrastare le azioni violente che purtroppo avvengono in numero esorbitante. Ormai tanti si autoproclamano grandi conoscitori del sistema penitenziario, tra di essi numerosi politici, che invece di assicurare interventi legislativi concreti, infilano la testa sotto il terreno come gli struzzi e si rifiutano di ammettere che esiste il grave problema delle aggressioni in carcere (forse considerato politicamente scorretto) e va affrontato una volta per tutte. Intanto negli Istituti avvengono scene da far west ed a pagarne le conseguenze sono i Poliziotti costretti in solitudine a reggere l’urto di un sistema alla deriva!