COMUNICATO DEL 7  GENNAIO 2018

Casa reclusione di Oristano, un'altra brutale aggressione nei confronti di un Poliziotto Penitenziario, l’ira della UIL, si affermi la presenza dello stato anche negli Istituti Penitenziari.

A distanza di pochissimi giorni dall’aggressione subita da un Assistente di Polizia Penitenziaria , un detenuto ha sferrato un violento pugno nel volto di un altro appartenente alla Polizia Penitenziaria.

Scene di ordinaria follia le definisce il segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria Michele Cireddu che dichiara: “ si tratta di una seconda aggressione a danno degli Agenti di Polizia Penitenziaria di Oristano in una settimana, è inaudito siamo davanti ad uno stillicidio di aggressioni nell’indifferenza dell’Amministrazione.

Nel primo caso l’Agente aggredito è stato letteralmente abbandonato, si è dovuto recare al pronto soccorso per ricevere le cure accompagnato dai propri familiari. In questo caso invece il Poliziotto che ha subito l’aggressione stoicamente ha continuato il turno di lavoro.

La UIL congiuntamente ad altre OO.SS. ha chiesto un urgente convocazione al Prefetto di Oristano perché nell’Istituto è a repentaglio la sicurezza dei lavoratori. Constatato che i vertici dell’Amministrazione non sono in grado di tutelare i propri Poliziotti  abbiamo chiesto l’intervento della massima autorità che rappresenta il Governo nella provincia. Siamo stanchi di subire l’inerzia e l’inefficienza gestionale di chi dovrebbe tutelare gli Agenti, a subirne le conseguenze continuano ad essere i nostri Poliziotti, con aggressioni, procedimenti disciplinari e penali spesso per motivi determinati dalle carenze organiche, strutturali ed a causa di inadeguatezze gestionali, questo suscita in noi e nel personale una grande rabbia.  La presenza dello Stato deve essere garantita anche negli Istituti Penitenziari iniziando dalla tutela per i propri uomini che cercano di garantire la legalità in solitudine, contro ogni difficoltà in una terra troppo spesso considerata "di confine" !