Oggetto: Situazione del personale di Polizia Penitenziaria presso la Casa Circondariale di Uta.

Egregio Direttore,

in premessa riteniamo opportuno ricordare la grave emergenza che la Casa Circondariale di Uta sta affrontando, un'emergenza che, forse, non ha precedenti dal momento dell'apertura dell'istituto. Noi riconosciamo la gravità della situazione e l'impatto che ha sulle vite professionali e private dei nostri Poliziotti.

Riteniamo doveroso sottolineare gli enormi sacrifici che il personale sta compiendo, sacrificando la propria famiglia, i propri affetti e la propria vita privata per adempiere a interminabili turni di servizio, che spesso superano le 12 ore consecutive. Questo impegno straordinario, che va ben oltre il dovuto, merita il massimo riconoscimento e rispetto.

In virtù di questa situazione di estrema tensione, che potrebbe comprensibilmente generare momenti di difficoltà, Le chiediamo di sensibilizzare tutti i ruoli preposti a impartire disposizioni affinché trattino il personale con la dovuta educazione e il rispetto che i loro sforzi e sacrifici meritano.

Ci sono purtroppo pervenute alcune doglianze da parte di agenti che, oltre a non aver potuto consumare il pasto, avrebbero ricevuto un trattamento inappropriato e modi non consoni, né per un poliziotto/a, né per una persona in generale, nel momento in cui hanno richiesto un cambio per potersi recare in mensa.

Queste sono situazioni spiacevoli che, ammesse e non concesse, non dovrebbero accadere. La invitiamo quindi a monitorare tali episodi e a sensibilizzare chi ha il dovere di sostenere e supportare i ruoli esecutivi che, insieme a loro, stanno "tirando la carretta" in condizioni estremamente precarie.

Il numero dei piantonamenti in luogo esterno di cura, che ha raggiunto una media ormai stabile di 5-6 contemporanei, è un problema che non sottovalutiamo e che ci preoccupa ogni giorno. Il personale sta reggendo stoicamente, ma non potrà resistere a lungo in questo modo.

Alla luce di quanto rappresentato, le ribadiamo la necessità di sensibilizzare chi di dovere per evitare che simili situazioni si ripetano. Chiediamo inoltre, una volta superata l'emergenza, principalmente causata dai numerosi piantonamenti, che il Provveditore riconosca i sacrifici, oltre la sopportazione umana, messi in atto dal personale. Sarebbe opportuno che tale riconoscimento avvenisse attraverso una nota di compiacimento da inserire nel fascicolo personale di ciascun Poliziotto. Questo gesto potrebbe certamente far sentire al personale che anche i vertici dell'Amministrazione sono attenti al lavoro che si svolge in quella che, in gergo provveditoriale e dipartimentale, viene definita "periferia".

In attesa di riscontro si porgono cordiali saluti.