Al Direttore
Casa Circondariale di Uta

e, p.c.


Al Provveditore Regionale

dell’Amministrazione Penitenziaria per la Sardegna

Oggetto: Richiesta di Chiarimenti URGENTI sull'«Emergenza» Dichiarata e Immediato Ripristino della Turnazione su Quattro Quadranti.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali rimarcano fin da subito la propria ferma e totale contrarietà all'imposizione delle 8 ore di servizio, una decisione unilaterale della Direzione che calpesta anni di battaglie sindacali volte a garantire al personale di Cagliari il rispetto delle norme contrattuali. Ci preme ribadire con forza che il contratto di riferimento prevede, e deve continuare a prevedere, un orario di lavoro settimanale di 36 ore.

Prendiamo atto della Sua nota prot. m_gd.DAPLL01.04/07/2025.0027599.V, avente ad oggetto «Gravi criticità personale Polizia Penitenziaria, passaggio a tre quadranti», e, con la dovuta chiarezza che una situazione come questa richiede, riteniamo indispensabile formulare le seguenti osservazioni e richieste.

Ci troviamo di fronte ad una comunicazione di generica «emergenza in atto» senza che ne siano delineati con precisione i parametri oggettivi né la durata prevista. Questa vaghezza è inaccettabile e ci impedisce di comprendere la reale portata della situazione. Per questo, chiediamo di indicare con urgenza e chiarezza i criteri concretamente adottati per qualificare la situazione come emergenziale, le soglie numeriche (personale, servizi, eventi critici) che ne determinano l'apertura e la chiusura, e gli eventuali provvedimenti alternativi valutati prima dell'introduzione dei tre quadranti. V

E’ opportuno evidenziare che il piano ferie estivo costituisce un diritto soggettivo pieno del personale. Come tale, rientra già nel limite del 33% di assenze su cui vanno calcolati i livelli minimi di sicurezza, ai sensi della normativa vigente e degli accordi contrattuali di riferimento. Qualsiasi deroga o compressione di tale diritto deve avvenire unicamente in presenza di reali esigenze imprevedibili e temporanee, da motivare puntualmente e in maniera ineccepibile. Dalla documentazione allegata emerge chiaramente che l'elemento destabilizzante attuale è l'elevato numero giornaliero di piantonamenti, che assorbe fino a 50 unità di Polizia Penitenziaria al giorno, generando inevitabili squilibri nell'ordinaria gestione dei reparti. È dunque questo carico straordinario – e non certo l'ordinario godimento delle ferie da parte del personale – a determinare la presunta emergenza. Le scriventi OO.SS., nel ribadire con forza la totale contrarietà allo svolgimento delle 8 ore, ritengono che la Direzione potrebbe e dovrebbe impiegare i posti fissi per incrementare i servizi operativi, specialmente in questo periodo in cui i piantonamenti in luoghi esterni di cura sono così elevati. È una soluzione che a nostro avviso potrebbe scongiurare il ricorso alle 8 ore.

Infine, emerge dalla vostra comunicazione che la Direzione avrebbe considerato le manifestazioni di disponibilità del personale allo svolgimento delle 8 ore. Ci preme sottolineare che tale disponibilità non ci risulta sia stata in alcun modo richiesta al personale dalle vie ufficiali e, di conseguenza, non ne abbiamo evidenza alcuna. È fondamentale che ogni comunicazione e richiesta al personale avvenga attraverso canali trasparenti e ufficiali.

Alla luce di quanto esposto, e data la gravità della situazione e l'impatto sul benessere e sui diritti del personale, si richiede la convocazione urgente di un tavolo sindacale. Tale incontro è indispensabile per discutere e definire i tempi e le modalità di cessazione immediata dello stato di emergenza, i criteri di gestione dei piantonamenti esterni, al fine di non gravare in maniera sproporzionata sul personale, e la garanzia assoluta sul rispetto del piano ferie 2025.

Confidiamo in un Suo sollecito riscontro e in una fattiva collaborazione per risolvere la criticità nel rispetto delle norme e dei diritti acquisiti.