OGGETTO: Casa Circondariale di Cagliari UTA, anomala nota di biasimo nei confronti di un appartenente alla Polizia Penitenziaria.

 

Egregio Provveditore,

la scrivente O.S. è costretta a segnalare una modalità di contestazione dei procedimenti amministrativi (?) non previsti da nessuna normativa in vigore.

Ci è stato segnalato infatti che la Direzione dell'Istituto cagliaritano abbia notificato ad un Agente in servizio presso il citato Istituto una nota di biasimo per dei presunti comportamenti negativi, tenuti dallo stesso durante una conferenza di servizio, senza specificare quali fossero ed inserendo tale nota nel fascicolo personale dell'Agente.

Da quanto ci è dato sapere, si è trattato di un intervento durante una conferenza di servizio che ha solo ed esclusivamente avuto il fine di segnalare al coordinatore del proprio servizio alcune anomalie con la speranza di fornire un contributo utile alla risoluzione dei problemi per il miglioramento del servizio.

Probabilmente la passionalità con cui l'Agente svolge il proprio lavoro ha determinato un enfasi nel descrivere le questione che ha avuto come risposta un invito verbale del proprio coordinatore per moderare il tono al fine di stemperare  gli animi.

Tale intervento è stato recepito immediatamente dall'Agente che si è scusato con l'assicurazione per il futuro di limitare la sua passionalità nel descrivere le problematiche. Da quanto sembrava quindi, la questione si era risolta dopo il richiamo del coordinatore, ci ha lasciato pertanto increduli ed esterrefatti il provvedimento poi adottato dalla Direzione dell'Istituto.

A prescindere dal fatto che non è previsto da nessuna normativa vigente, non riteniamo siano delle modalità che possano creare un clima disteso e possano favorire la collaborazione  e la partecipazione attiva alle dinamiche lavorative di tutto il personale dell'Istituto, al fine di migliorare lo svolgimento del servizio.

A nostro avviso l'eccessiva burocratizzazione dei rapporti umani, peraltro segnalata anche dagli esiti di una recente ispezione dipartimentale, non puo' di certo favorire il buon andamento del servizio. Se contribuire attraverso le conferenze di servizio, per segnalare e cercare di risolvere le problematiche con i propri responsabili, viene valutata come una mancanza di correttezza, allora crediamo di essere arrivati ad un eccesso che non puo' portare di certo risultati positivi.

In quel caso specifico, considerato che evidentemente non c'erano gli estremi per un provvedimento disciplinare, un richiamo verbale per smorzare l'enfasi con cui sono state segnalate le anomalie, come peraltro avvenuto da parte del coordinatore del servizio, crediamo sarebbe bastato per risolvere la situazione, invece ancora una volta il ricorso ad una burocratizzazione dei rapporti umani crediamo abbia invece segnato un ulteriore passo indietro nella gestione dell'Istituto.

Alla luce di quanto emerso, si chiede un suo intervento per annullare il provvedimento non previsto da nessuna normativa vigente ed ovviamente per eliminarlo dal fascicolo dell'Agente che cosi' rimarrebbe illibato come dimostrano gli atti e la valutazione annuale ottima.

         In attesa di urgentissimo riscontro, cordiali saluti.