OGGETTO: Casa Circondariale di SASSARI, sollecito riscontro alla nota n 45 del 3 febbraio 2024.

Egregio Direttore,

con la presente sollecitiamo un urgente riscontro alla nota citata in oggetto perché ancora una volta nell’Istituto sassarese sembra regnare l’anarchia piu’ totale e questi mancati riscontri alle segnalazioni serie e comprovatamente importanti per il personale, continuano a certificare che l’Amministrazione sulla gestione di Bancali deve prendere una posizione netta e risolutoria.

CI siamo rivolti congiuntamente a Lei Provveditore per cercare di fermare quello che sembra, dati alla mano, uno vero e proprio scempio amministrativo e nemmeno gli uffici provveditoriali sono riusciti a comprendere quale logica stia portando la Direzione a prendere dei provvedimenti che, a nostro avviso, continuano a violare in maniera netta ed inequivocabile gli accordi sottoscritti tra l’Amministrazione ed i rappresentanti dei lavoratori.

Non comprendiamo come a Sassari sembra fermarsi ogni tentativo volto ad ottenere il rispetto delle regole e degli accordi, sembrano addirittura inermi il Provveditore ed il Dipartimento, sembra quasi che esista una maledizione che ci impedisce di avere anche un misero riscontro alle sacrosante segnalazioni sulle violazioni estremamente gravi. Ma la cosa piu’ triste in questa situazione è che a pagarne le conseguenze è solo ed esclusivamente il personale costretto a subirle queste vigliacche violazioni amministrative.

Non puo’ essere tollerato che Sassari sia impermeabile alle regole come non puo’ essre tollerato che l’attuale gestione possa continuare a stravolgere a piacimento quello che negli anni è stato costruito tra l’amministrazione e le OO.SS.

Abbiamo fiducia nell’operato del Provveditore, sta dimostrando con i fatti, proprio come la UIL, di voler riorganizzare gli Istituti per migliorare le condizioni lavorative, ma nel caso di Sassari le chiediamo uno sforzo maggiore perché è diventato impossibile anche avere un semplice riscontro! La Direzione di Sassari deve assumersi la responsabilità dell’Istituto esattamente come l’assumono tutti gli altri operatori penitenziari! Non permetta che questi atteggiamenti “censurabili” per usare un eufemismo non querelabile, continuino a penalizzare quei poliziotti che lavorano onestamente e pretendono il rispetto delle regole e degli accordi che loro per primi rispettano, quando queste regole sono a vantaggio ma anche a svantaggio dei propri interessi. A questo punto per l’ultima volta chiediamo alla Direzione ed al Provveditore che legge per conoscenza di voler riscontrare la nota menzionata in oggetto.

Ormai il personale ha ultimato la pazienza e se non dovesse arrivare neanche in questo caso un riscontro, inizieremo un attività di protesta incessante con il coinvolgimento della stampa.

In attesa di urgentissimo riscontro, cordiali saluti.